FAQs

Domande Frequenti sull’ Autocompostaggio

Con l’obiettivo di risolvere eventuali problematiche insorte nell’attuare l’autocompostaggio, si riportano di seguito le domande più frequenti sull’argomento

L’Attività di compostaggio produce cattivi odori?

NO.

La produzione di cattivi odori è dovuta soprattutto alla decomposizione dei materiali organici con sistemi poco aerati (compostiere troppo chiuse). Trattandosi di attività aerobica, è fondamentale l’apporto di ossigeno. Per questo il compostaggio domestico deve essere effettuato con sistemi sufficientemente aerati che permettano sempre l’afflusso dell’ossigeno.

In che modo posso evitare la presenza di moscerini nella compostiera?

La presenza di moscerini si riscontra soprattutto nel periodo estivo e nelle giornate più calde. Tale presenza è dovuta al fatto che essi sono richiamati dagli scarti vegetali freschi di stagione che sono carichi di acqua (frutta e ortaggi freschi come cocomeri, meloni, uva e cosi via). Per evitare e/o ridurre la loro presenza è necessario attuare i seguenti accorgimenti:

  • rivoltare ad ogni nuovo carico gli scarti nuovi e vecchi nella compostiera in maniera tale da coprire i nuovi conferimenti con quelli già in fase di decomposizione;

  • all’ occorenza dopo aver rivoltato gli scarti stendere uno strato di terra vegetale o del materiale secco (erba secca, foglie, cenere, ecc.) sugli scarti, cosi da isolarli dall’esterno e renderli meno appetibili ai moscerini.

Se taglio l’erba del giardino, posso metterla tutta nella compostiera?

NO.

Fare compostaggio domestico è come fare una bella torta, dove per ottenere un buon compost è necessario utilizzare tutti gli ingredienti in quantità equilibrate. E’ necessario quindi evitare l’introduzione eccessiva di un singolo materiale che andrebbe a saturare gli spazi e la capacità di decomposizione. Se i quantitativi di erba tagliata sono eccessivi andrebbero posizionati a fianco alla compostiera ed introdotti poco per volta insieme agli altri scarti di cucina e di giardino. All’occorrenza l’erba che nel frattempo si è seccata può essere introdotta nella compostiera a copertura degli scarti in decomposizione per isolarli dai moscerini.

Cosa posso fare se gli scarti in decomposizione sono troppo liquidi?

La causa è da addebitare all’apporto eccessivo di scarti di cucina che sono molto liquidi. Per riequilibrare l’attività è necessario introdurre nella compostiera scarti secchi come salviette da pasto, pezzetti di giornale (solo quotidiani), erba secca, foglie, cenere, piccole potature, ecc.

Cosa posso fare se gli scarti in decomposizione sono troppo secchi?

Al contrario della risposta precedente, la causa è da addebitare all’apporto eccessivo di scarti troppo secchi come quelli di giardino. Per riequilibrare l’attività è necessario introdurre nella compostiera scarti liquidi come quelli di frutta e ortaggi e bagnare gli scarti in decomposizione con dell’acqua, rivoltando la massa in decomposizione.

Perchè è necessario rivoltare la massa degli scarti in decomposizione?

Per mescolare bene gli scarti secchi ed umidi fra di loro e far arrivare l’ossigeno nelle zone sottostanti del cumulo, omogeneizzando e velocizzando il processo di decomposizione. Infatti, soprattutto in presenza di quantitativi significativi di scarti in decomposizione, è più difficile far arrivare l’ossigeno in profondità e mescolare bene gli scarti. Per questo è necessario rivoltare ed arieggiare la massa in decomposizione.

Come posso fare per rivoltare ed arieggiare gli scarti?

Utilizzando un rastrello o una zappetta da giardiniere, o anche un semplice manico di scopa. Sono in commercio anche dei rampini ( piccoli pali di metallo con una freccia saldata all’ estremità) che sono i più appropriati perché permettono di penetrare nel cumulo con facilità e tirare indietro facendo il classico movimento “a cavatappi”, che permette di risollevare una buona quantità dal basso e riportarlo in alto sugli scarti più freschi. In alternativa si possono introdurre nella compostiera potature più grandi che mescolandosi agli scarti in decomposizione provocano delle bolle d’aria all’interno della massa rendendola più porosa.

Ogni quanto tempo è necessario rivoltare ed arieggiare gli scarti?

Si consiglia di arieggiare e rivoltare gli scarti almeno ogni nuovo conferimento nella compostiera, in modo da mantenere sempre una buona porosità ed omogeneità nella massa, soprattutto nel periodo estivo.

Come faccio a capire che l’attività di autocompostaggio procede bene?

Gli indicatori per capire se si sta facendo una buona attività di compostaggio sono più di uno:

  • assenza di cattivi odori;

  • massa in decomposizione omogenea ed equilibrata ( secco- umido);

  • presenza di lombrichi all’interno;

  • assenza di vermi di colore bianco.

Un metodo tradizionale per capire se la massa è omogenea ed equilibrata fra frazioni secche ed umide è quello del “ pugno”, ovvero prendere una porzione della massa e stringerla in un pugno: se uscirà molto liquido, allora vuol dire che è troppo azotata (troppo liquida) ed agire immettendo scarti secchi e assorbenti. Nel caso contrario agire all’opposto, bagnandola con dell’acqua.

E’ veramente necessario l’utilizzo di bio-attivatori o bio-accelleratori?

NO.

I bio attivatori o bio acceleratori sono essenzialmente dei condensati di enzimi già presenti nel terreno naturale e sono tra l’altro soggetti a scadenza. La loro funzione è quella di richiamare i microrganismi presenti nel terreno facendo da esca per poi indirizzarli sui rifiuti. Trattandosi di un’attività dedicata al risparmio da parte del cittadino, bisognerebbe evitare spese non necessarie o, almeno, limitarne l’utilizzo alla fase di start-up dell’attività in casi limite specifici. In alternativa vanno più che bene l’utilizzo del semplice terreno maturale spargendolo sui rifiuti e l’introduzione nella compostiera di qualche lombrico, la cui attività aiuta molto la decomposizione degli scarti e produce la fertilizzina, il miglior fertilizzante naturale al mondo.

Dopo quanto tempo il compost è pronto?

La maturazione del compost va a seconda della stagione e del metodo utilizzato. In genere sono previsti 2 cicli di decomposizione: uno d’estate di 4-5 mesi ed uno d’inverno di 7-8 mesi.

La compostiera è comunque a ciclo continuo e si può prelevare sempre il compost maturo dallo sportellino posto alla base.

Come riconosco che il compost è pronto?

Il compost pronto si riconosce dalla materia granulosa e dal colore scuro, con al seguito l’ odore classico di terra di bosco. La massa granulosa è a grandezza variabile e non si rintracciano più al suo interno gli scarti di provenienza.

Come posso utilizzare il compost pronto?

Il compost pronto è ottimo per essere ridistribuito e steso sotto piante, arbusti, alberi da frutto, siepi e sul terreno in generale. Il compost è prontoed  ma non secco è quindi molto acido e per essere utilizzato nei rinvasi deve essere mescolato con terriccio più stabile o aspettare che maturi ancora.

Come si conserva il compost?

Il compost si può conservare in contenitori plastici chiusi al riparo dalla pioggia e da altre fonti di umidità.

Dove posizionare la compostiera o il sito di compostaggio?

Il posto migliore è quello meno assolato d’estate e meno ombreggiato d’inverno. Questo per mantenere temperature ottimali evitando quelle troppo calde o troppo fredde.

C’è un metodo di stoccaggio degli scarti nella compostiera?

Gli scarti che mettiamo nella compostiera devono essere i più vari possibili ed alternati fra di loro (secchi/umidi). L’equilibrio migliore sarebbe mescolare scarti di cucina e di giardino insieme, per mantenere un equilibrio ottimale tra i livelli di carbonio e di azoto, e condurre in maniera equilibrata un compost di buona qualità.

Perchè nella compostiera sono presenti insetti ed altri micro organismi?

La presenza nella massa di lombrichi, porcellini di terra, collemboli, millepiedi, vermi del letame è del tutto normale. Non solo, ma è la spia che l’attività procede bene. Le sostanze organiche vengono decomposte anche per l’attività di numerosi invertebrati che si nutrono del materiale in decomposizione.

Cosa posso fare se trovo le limacce nella compostiera?

Le limacce, ovvero le lumache senza guscio, trovano nella compostiera uno dei loro habitat preferiti, ma non danno fastidio e non creano problemi al compost. Per eliminarle, basta vagliare il compost con una rete metallica a maglia stretta. In questo modo si procede anche ad eliminare le uova che sono a forma di palline di colore chiaro e vengono deposte a gruppi, a volte anche sulle pareti della compostiera.

Come comportarsi se nella compostiera ci sono larve bianche?

Queste larve sono quelle delle mosche che attirate dai materiali in decomposizione depositano le loro uova nella compostiera. Non producono danni ma se vogliamo evitare la loro presenza è necessario non mette nella compostiera scarti di carne e di pesce e anche la pasta cotta in quantità eccessiva. Si può provvedere anche a coprire i fori di aerazione con delle retine anti insetti. C’è però anche un altro rimedio: posizionare due metà di limone spremuti nella massa rivolti in basso. Dopo 1 giorno troverete un bel po’ di larve al loro interno. Potrete ripetete l’operazione con le stesse metà di limone e, per essere certi che le avrete eliminate tutte, potete ripeter il metodo a 10 giorni di distanza. Le larve che avrete catturato possono essere immesse in un acquario o in un laghetto.

I semi di frutta e di ortaggi sono compostabili?

Sì.

La maggior parte dei semi di frutta ed ortaggi sono compostabili. Ovviamente i semi più duri (albicocca, ciliege, prugne, olive) rimangono integri per molto tempo. Possono essere utilizzati però come come materiali di drenaggio e inseriti nella massa per favorire l’areazione del cumulo. I semi di alcuni tipi di ortaggi come la zucca, anguria e melone germogliano subito. Per evitare la nascita di nuove piante è necessario compostare i germogli.

I gusci di noci e nocciole sono compostabili?

Sì.

I gusci di noci e noccioline possono essere inseriti nella compostiera per facilitare l’aerazione del cumulo. Dopo un po’ di cicli completi i gusci diventano fragili e si sfaldano, integrandosi nel compost.

Come ci si deve comportare con scarti di carne, pesce e pasta?

Questi scarti possono essere introdotti nella compostiera solo in piccole quantità. A parte il fatto che i cibi cotti contengono sale da cucina che resta nel compost e il sale, con buoni livelli di concentrazione, rovina il compost rendendolo inutilizzabile, questi materiali altamente proteici richiamano piccoli roditori, possono causare cattivi odori e richiamano mosche che vi depongo le uova, come già detto in precedenza. Per questo motivo grosse quantità di carne, pesce e pasta condita vanno evitati a prescindere. Alcuni, per evitare di attirare animali e insetti, utilizzano il metodo di inserire scarti di carne e pesce in un sacchetto di carta tipo quella del pane insieme a materiali assorbenti e sarebbe opportuno inserire all’interno anche un’ adeguata parte di compost fresco. Infine, si posiziona il sacchetto all’interno del cumulo e della compostiera, dove l’attività e la temperatura sono più alte e si ricopre il tutto con gli scarti in fase di decomposizione. E’ un metodo che si può sperimentare, iniziando con piccole dosi e crescendo man mano. Ma la via più sicura rimane quella di evitare grosse quantità di questi materiali altamente proteici.

Le Attività

Informazioni

info@incompost.it
info@ecogestcoop.it